Un’arte nobile

La storia di tre ragazzi con la passione per lo sport

Divertirsi con lo sport. E imparare a cavarsela nella vita: gli insegnamenti di una palestra di pugilato.

Quando i ragazzi che frequentano i nostri corsi organizzano un’uscita e ci invitano a partecipare, ci rendiamo conto di stare creando una comunità attorno a questo sport. È emozionante per noi veder crescere questa palestra in cui abbiamo creduto tanto.

Frequento il ring da quando ero un ragazzino, come i miei amici Gianluca e Alessandro. La passione per il pugilato ci ha uniti, e insieme ci siamo allenati e abbiamo gareggiato.

La scelta trasformare la sport in un lavoro è avvenuta durante gli studi universitari. Tra un esame e l’altro ci siamo ritagliati del tempo per trasformare una vecchia palestra di pesistica in una moderna sala per il pugilato: la Opi Gym.

"Il pugilato fa bene! Se ne accorgono i genitori vedendo i figli ridere, scherzare e divertirsi sul ring".

Le difficoltà burocratiche e finanziarie sono state impegnative da affrontare. Mario, direttore dell’Agenzia 2 della BCC di Sesto San Giovanni fino al 2011, si è impegnato in prima persona per darci un finanziamento di 10.000 euro.

 

Vecchie dicerie

C’è chi dice che quando entri in una palestra di pugilato per prima cosa ti spaccano il naso! È difficile smontare i pregiudizi che circondano questo mondo.

 

Il pugilato non aiuta solo dal punto di vista fisico, ma anche caratteriale, umano, sociale. Come è successo per un ragazzino un po’ timido e introverso: la prima volta che è venuto in palestra aveva paura persino di suonare il citofono. A distanza di tre mesi, non lo riconosci più: non vede l’ora di entrare!

Per questo abbiamo chiamato il corso per bambini “Pugilato Educativo”: perchè il pugilato insegna, educa, disciplina. E noi cerchiamo di insegnare che dietro al combattimento sul ring c’è molto altro: sacrificio, rispetto, impegno.

 

Affrontare la disabilità con lo sport

È iniziato tutto per caso: vicino a noi ha sede l’Associazione Onlus Aiutamoli, che si occupa di ragazzi con difficoltà e problemi di salute mentale. Con i ragazzi dell’associazione abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto: si ride, si scherza, si fa qualche battuta. Così è nato un corso fatto per loro: un momento di gioco, un modo per sfogarsi. Il primo incontro è andato bene, i ragazzi ne sono usciti stanchi ma divertiti.

 

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