Una famiglia internazionale

La storia di Michele e Libera

Adottare un bambino è un lungo percorso pieno di difficoltà burocratiche ed economiche. Ma a volte un aiuto arriva da chi meno te lo aspetti.

Poco dopo esserci sposati, Libera ed io, abbiamo scoperto che purtroppo non possiamo avere figli. È iniziato così un lungo percorso per l’adozione di un bambino, che alla fine però ci ha portato la nostra prima grande gioia, il nostro primo figlio.
Passato un anno dalla prima adozione, è nato però il desiderio di dargli un fratellino, o una sorellina. Seguiti dal Centro Aiuti per L’Etiopia, abbiamo iniziato la pratica per la seconda adozione e con essa, è ripartita per noi la lunga trafila di tribunali, di incontri con gli psicologi e con i servizi sociali.

La chiamano “la gravidanza di carte”, perché l’adozione richiede percorsi lunghi, di almeno due-tre anni. È un percorso lungo, complesso, a tratti perfino avvilente. Ci sono tante difficoltà burocratiche e anche economiche: si spende molto, attorno ai 15 mila euro, una somma importante per una coppia di impiegati quali siamo mia moglie ed io.
Quando si parla di adozione internazionale, infatti, le cifre possono variare dai 10 mila ai 30 mila euro. Sono il denaro necessario per coprire le spese legate a consulenze psicologiche, traduzione dei documenti, quote per gli enti.

 

 

E così stavolta eravamo in difficoltà, pur lavorando entrambi. Abbiamo cercato finanziamenti e sostegni su internet e ci siamo imbattuti in questo Mutuo AD8, erogato da Emil Banca.
Sinceramente? Piuttosto increduli e diffidenti pensavamo si trattasse solo di uno specchietto per le allodole. Ma ci siamo recati comunque in banca, per verificare. Che interesse poteva avere una banca nel concedere un mutuo a condizioni così vantaggiose, anche a noi che non eravamo neppure clienti?

"Per un’adozione internazionale si parla di cifre che vanno dai 10 mila ai 30 mila euro".

E invece abbiamo scoperto un banca capace di tendere la mano rispetto a scelte di valore sociale, come l’adozione, e di saper ascoltare il bisogno di diventare genitori di tante persone.

La pratica per il finanziamento si avvia solo se la coppia è idonea all’adozione per il tribunale, e un ente per l’adozione deve essere già stato contattato: il mutuo viene erogato quando arriva la telefonata per l’abbinamento famiglia-bambino. A quel punto ogni momento è buono per andare nel paese d’origine a incontrare il bambino, ed è in quel momento che si affrontano i costi maggiori.

 

 

Siamo arrivati infine in Etiopia. Lì abbiamo trovato un ambiente molto diverso da quello che ci si può immaginare ma quando abbiamo incontrato il bambino la nostra gioia è stata indescrivibile e ci ha ripagato di tutta la fatica.

Dare più visibilità a queste iniziative, significa dare una famiglia a più bambini che ne hanno bisogno, e permettere a più coppie di coronare il loro sogno e il loro progetto di famiglia.
Dopo che la nostra storia è stata pubblicata sui giornali, sono arrivate tantissime telefonate da tutte le parti d’Italia alla banca, segno dell’interesse e della sensibilità verso questo tema.

 

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