Fare impresa in Italia: ecco tanti bandi per gli under 35

Una carrellata di finanziamenti ancora attivi, alcuni rivolti principalmente a chi vive al Sud, a chi vuole fare davvero innovazione o a chi è interessato allo sviluppo delle zone rurali.

Di Cristina Maccarrone

Ok avete l’idea, avete già cominciato a redigere il business plan, avete condiviso la vostra iniziativa con parenti, amici e conoscenti per testare quanto possa essere valida e interessante e ora manca il tassello più importante: i soldi. Se state cercando di avviare un’attività, di diventare degli imprenditori e avete fino a 35/40 anni o magari siete donne, sappiate che ci sono tanti finanziamenti che vi aiutano a concretizzare quell’intuizione nata quando magari vi trovavate al bar, in spiaggia o in un pomeriggio invernale o magari cui pensavate da tempo, ma non avete mai avuto il coraggio di farla diventare davvero realtà. In questo articolo vi proponiamo una carrellata di finanziamenti ancora attivi, alcuni a tasso zero, altri rivolti principalmente a chi vive al Sud, a chi vuole fare davvero innovazione o a chi è interessato allo sviluppo delle zone rurali. Insomma, di possibilità per fare il grande salto ce ne sono, a voi saperle individuare, adattare al vostro contesto e cercare di ottenere il massimo da ciascuna di esse.

 

Per donne e under 35 in tutta Italia

Iniziamo con un bando che ha carattere nazionale e che ha come obiettivo quello di favorire la creazione di micro e piccole imprese, purché siano, appunto, composte da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne di qualsiasi età. Anche se stando agli ultimi dati pubblicati da Unioncamere, le imprese rosa sono nettamente in crescita: + 10mila nel 2016, rispetto al 2015, il 21,8% del totale delle imprese esistenti nel Paese.

Il finanziamento “Nuove imprese a tasso zero”, di cui potete trovare maggiori informazioni sul sito dell’Agenzia per lo Sviluppo Invitalia, prevede una disponibilità totale di 150 milioni di euro.

"le imprese rosa sono nettamente in crescita: il 21,8% del totale delle imprese esistenti nel Paese".

Nel dettaglio, vengono finanziati a tasso zero progetti di imprese che hanno spese fino a 1,5 milioni di euro e di cui sarà coperto fino al 75% delle spese totali ammissibili, mentre per il 25% restante sarà la nuova impresa a dovere finanziare tramite risorse proprie o finanziamenti bancari.

Quali sono i settori in cui le nuove imprese possono accedere al finanziamento?

  • produzione di beni nei settori di industria, artigianato e trasformazione prodotti agricoli
  • servizi alle imprese e persone
  • commercio di beni e servizi
  • turismo

Avevate pensato di avviare un’attività, ma non riguarda nessuno di questi settori? Potreste comunque essere ammessi al finanziamento se i vostri progetti hanno una rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, nella filiera turistico-culturale e riguardano l’innovazione sociale.

Altra cosa da sapere, tutt’altro che irrilevante, è quella che riguarda la restituzione del prestito che, come abbiamo detto, non prevede tassi di interesse.

Il rimborso parte dal momento del completamento del piano degli investimenti, piano che dovete realizzare entro 24 mesi dalla firma del contratto. Quanto al rimborso in sé, la sua durata è di 8 anni e sono previste anche due rate semestrali posticipate.

Questo tipo di finanziamento gode di una convenzione tra ABI, il Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia che hanno dato vita a uno specifico “conto corrente vincolato” sul quale Invitalia accredita le somme riconosciute ai beneficiari degli incentivi “Nuove imprese a tasso zero”. Diversi i vantaggi, tra questi il fatto di alleggerire l’impegno finanziario iniziale e ottenere più rapidamente i finanziamenti assegnati. Capita spesso, infatti, di avere vinto un bando e dovere aspettare anni prima di “vedere i soldi”.

Concludiamo con qualche numero: nel momento in cui scriviamo, sono state finanziate 330 iniziative, per 71 milioni di agevolazioni concesse.

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La Toscana punta sui giovani e sulle startup innovative

Quanto alle regioni, una tra le più attive nei confronti di giovani, nuove imprese e/o startup è sicuramente la Toscana con il suo progetto Giovanisì, in corso da diversi anni e che è strutturato in 7 macroaree: tirocini, servizio civile, casa, fare impresa, studio e formazione, lavoro e Giovanisì+.

Riguarda essenzialmente giovani fino a 40 anni di età e tutte le opportunità sono possibili grazie ai Fondi nazionali ed europei.

Vediamo insieme come, se vivete nella regione di Dante, Petrarca e Machiavelli, potete concretizzare la vostra idea di impresa.

"opportunità possibili grazie ai Fondi nazionali ed europei per giovani fino a 40 anni di età".

Una chiave di accesso è data dal Microcredito che interessa le imprese giovani, femminili o destinatari di particolari ammortizzatori sociali, sia di nuova creazione che nate da non più di 2 anni rispetto a quando viene presentata la domanda. Insomma, in fase ancora di startup.

Quanto alle imprese giovanili, il limite d’età, come anticipavamo, è più alto rispetto al bando di Invitalia: l’età del titolare dell’impresa non deve essere superiore ai 40 anni, questo sempre al momento di presentare la domanda.

I settori ammessi? Sono vari: si va dall’estrazione di minerali da cave e miniere, passando per attività manifatturiera, fornitura di energia elettrica, gas, vapore, trasporti e magazzinaggi fino ad arrivare ad attività di informazione e comunicazione, sportive e di intrattenimento. Qual è il tipo di agevolazione prevista da questo bando? Un finanziamento agevolato a tasso zero nella forma del microcredito e nella misura del 70% del costo ammissibile totale, ossia per importi che non superino i 24mila 500 euro. Pertanto, dovrete presentare un progetto che vada dagli 8mila euro minimi ai 35 mila euro massimi. Il finanziamento ha una durata massima di 7 anni. Maggiori informazioni sul sito www.toscanamuove.it.

Dedicato alle startup innovative è invece il bando Creazione impresa – startup innovative, purché costituite entro 3 anni da quando viene presentata la domanda. Il bando è rivolto anche agli spin off di organismi di ricerca, FABLAB e in generale e a tutte quelle attività che rispondono ai criteri di impresa innovativa.

Tra questi il fatto di dimostrare, grazie a una valutazione esterna, che in un futuro non molto lontano, si sarà in grado di costruire prodotti, servizi o processi che sono innovativi o comunque rivoluzionari nel settore di riferimento oppure essere o avviare imprese che dedichino alla ricerca almeno il 10% dei costi dei costi di esercizio. Siete interessati? Sappiate che dovete presentare un progetto che non abbia un costo inferiore i 35mila euro e che non sia superiore ai 200mila. Anche in questo caso, il finanziamento a tasso zero prevede un importo pari all’80% del costo totale dell’investimento e può essere per l’appunto di minimo 20mila e massimo 160mila. La durata è di 8 anni con un preammortamento di 24 mesi.

Per maggiori informazioni rivolgetevi sempre al sito di Toscanamuove.

 

Resto al Sud? Sì e per fare impresa

Vivete al Sud? Probabilmente avete già sentito parlare della misura “Resto al Sud” che ha l’obiettivo di favorire la costruzione di nuove imprese nel Mezzogiorno. Le regioni interessate sono quelle considerate meno sviluppate e in transizione: Calabria, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

"giovani imprenditori o aspiranti tali dai 18 ai 35 anni purché siano residenti nelle regioni interessate dal bando".

In questo caso, obiettivo puntato sui giovani imprenditori o aspiranti tali dai 18 ai 35 anni purché siano residenti nelle regioni di cui sopra e non abbiano ricevuto, nei 3 anni precedenti alla presentazione della domanda, altri incentivi all’autoimprenditorialità. Le imprese possono essere già costituite o costituirsi entro 60 giorni da quando si è ricevuto l’ok ai finanziamenti.

Potete ambire ad ottenere questi finanziamenti se la vostra idea di impresa riguarda l’artigianato, l’industria o la fornitura di servizi. Interessante il fatto che il bando pensi anche ai lavoratori della vostra impresa: sarà infatti possibile aderire anche al Programma Garanzia Giovani per reclutarli.

Per il 2017, il programma “Resto al Sud”, prevede risorse pari a 36 milioni di euro, che diventeranno 280 milioni nel 2018. Pertanto, se ancora non siete sicuri della vostra attività, prendetevi questi mesi del 2017 per studiare al meglio il business plan. Altre informazioni sulla Gazzetta Ufficiale.

 

Per creare attività extra-agricole in contesti rurali

Vivete in Sardegna e vi piacerebbe creare maggiore innovazione e sviluppo nelle aree rurali? Fanno per voi allora i bandi della Regione che prevedono aiuti per chi avvia attività imprenditoriali nelle zone rurali con l’obiettivo di produrre e commercializzare prodotti o dare vita a servizi innovativi nell’ambito dei settori di diversificazione chiave ed emergenti dell’economia rurale.

"giovani aspiranti imprenditori che investano in attività innovative in Sardegna".

Nel dettaglio, vengono dati finanziamenti a giovani aspiranti imprenditori che investano in attività innovative, turistiche, ambientali, didattiche e sociali che abbiano a che fare con la green economy, la bioeconomia, il design, la micrologistica, servizi digitali e e-commerce e tanto altro che faccia da “corredo” all’agricoltura. Questo per incrementare l’occupazione, oltre a recuperare valori e identità dei territori rurali non solo legati alla stagionalità dei prodotti. Le domande possono essere presentate tra le 10 del 10 settembre e le 13 del 27 ottobre 2017. Maggiori dettagli sul sito della Regione.

Non avete trovato qualcosa che fa al caso vostro? Poco male, da qualche mese esiste un sito www.finanziamentistartup.eu dove potete trovare tutti i bandi attivi in Italia. A gestirlo è l’associazione Italia Startup.

E in più vi ricordiamo che potete sempre tenere in considerazione tutte le iniziative legate al Microcredito.

Insomma, non ci sono più scuse per non mettervi in gioco.

 

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