Bambini e Natale. Regole per bambini felici ma non viziati

Di Barbara Chizzolini (Chizzocute)

Natale si avvicina con il suo carico di emozioni e di voglia di trascorrere del tempo in famiglia.

Ricordate i vostri Natali da piccoli? Ricordate quel giocattolo particolare che vi ha riempito il cuore o vi ricordate dell’emozione del tempo passato con i vostri genitori, dell’emozione nello scartare i regali, la gioia nel vivere l’esperienza di Babbo Natale?

Questa riflessione dovrebbe essere il punto di partenza per ciò che volete per i vostri figli ed iniziare a prepararsi al Natale per renderli dei bambini felici, ma non viziati.

È possibile, vi domanderete, coniugare le due cose? Secondo lo psichiatra Paolo Crepet è fattibile, anzi è doveroso.

"Educare i nostri figli significa fornire loro quella cassetta di strumenti emotivi e cognitivi che li guideranno nel mondo".

Educare i nostri figli significa fornire loro quella cassetta di strumenti emotivi e cognitivi che li guideranno nel mondo. Fornire tali strumenti è la via più difficile per un genitore, perché passa attraverso quei NO che fanno spesso più male a loro che ai propri figli.

Quale genitore non vorrebbe sempre dire di si al proprio figlio e vedere perennemente nei suoi occhi quel segno di gratitudine? Ecco, forse è questo il punto focale, forse quella gratitudine è ciò che colma i nostri scompensi ma che alla lunga rende infelici i nostri figli.

 

Quali sono quindi le regole per avere bambini felici ma non viziati?

  • Il primo punto, per me fondamentale, è il merito. Sin da piccoli dobbiamo insegnare ai nostri bambini che devono meritarsi i regali, che se li devono guadagnare, aiutando in casa, sistemando i propri giocattoli, la propria stanzetta
  • Il desiderio: L’attesa del piacere è essa stessa il piacere citava Gotthold Ephraim Lessing. Perché dobbiamo togliere questo desiderio ai nostri figli? L’aspettare, il desiderare e l’immaginare ciò che faranno con quel giocattolo?
  • La delusione: aiutare un bambino a capire che non può sempre avere tutto ciò che vuole è anche un’importante lezione di vita. Per questo è doveroso anticipare al bambino che Babbo Natale farà una selezione dei giochi inseriti nella Letterina. Un’occasione, quella del Natale, per affrontare con i vostri bambini il tema dello spreco.

 

Come gestire nonni e parenti?

Ovviamente con questo approccio educativo ci si ritrova a dover gestire i nonni desiderosi di riempire i nipotini di regali. È facile capire che tutto il lavoro svolto dai genitori sarebbe del vanificato senza il coinvolgimento della famiglia intera nel progetto educativo intrapreso. Coinvolgerli facendoli sentire importanti agli occhi dei propri nipoti è la via più semplice per portarli dalla vostra parte. Ma come fare? Un esempio è quello di invitarli a fare una donazione a delle onlus a nome del proprio nipote o aprire ai nipotini un conto corrente in una banca impegnata in progetti di microfinanza, come il progetto Microfinanza Campesina del Credito Cooperativo italiano in Ecuador che costituisce un’iniziativa di successo, riconosciuta a livello internazionale come un nuovo modello di cooperazione per combattere la povertà nei paesi in via di sviluppo.

Essere genitori oggi è un viaggio bellissimo, nel quale spesso si viene messi a dura prova. Ci si trova a confrontarsi con se stessi, a decidere se scendere a patti o proseguire sul cammino per aiutare i nostri figli a sprigionare tutto il potenziale che c’è in loro.

È una strada che ci mette allo specchio, attraverso la quale impariamo a conoscerci meglio e a conoscere meglio i nostri figli.

Ecco dovremmo sempre tenere presente questo: che il bene ultimo è sempre quello dei nostri figli. Vedere un sorriso nascere sul loro volto per essersi conquistato un regalo è il ringraziamento più gratificante che un genitore possa ricevere, perché non va a colmare le nostre lacune ma a confermare che il nostro impegno non è stato vano.

Leggi la prossima storia in Famiglia